Un attento e paziente lavoro di restauro, diretto dagli architetti romani Paolo Verdeschi e Flavio Fiorucci, ha riportato la villa alla sua immagine originaria ma trasformandola in un luogo adatto ad accogliere feste ed eventi.

La Saracena fu progettata dall’architetto Luigi Moretti nel 1954 per la principessa Luciana Pignatelli d’Aragona Cortez. Villa “La Saracena” edificata sulla costa tirrena di Santa Marinella, poco distante da Roma, è una delle opere più liriche di Luigi Moretti.

Nella biografia professionale dell’architetto, che va dalla Casa delle Armi al Foro Italico alla palazzina del Girasole a Roma, dal complesso del Water Gate a Washington alla Torre della Borsa di Montriol, l’edificio si colloca in una fase di rinnovamento linguistico declinando una nuova sintassi fortemente legata all’utilizzo della tecnica costruttiva del cemento armato consentendo l’adozione di piante libere, svincolando la struttura dalla tamponatura e l’adozione di sbalzi di notevoli dimensioni.

Risente così di una logica progettuale autonoma indirizzata alla produzione di “forme libere”. Nel caso della “La Saracena” tutto ciò si applica al tema della villa unifamiliare. Ne scaturisce una soluzione architettonica che integra il fabbricato e gli spazi esterni. Così la villa vive due realtà prospettiche differenti. Protetta e difensiva verso terra, la “torre”, con le finestre “feritoie” e il giardino circolare di accesso chiuso da un alto muro tagliato da un angusto passaggio.

Verso il mare, la torre si apre attraverso le grandi finestre delle camere da letto, il lungo salone “promenade”, che collega la terra con il mare, termina con una pensilina evocatrice delle alberature di una barca a vela, invitando alla vista dell’orizzonte che unisce cielo e mare.

Ora villa La Saracena presenta una struttura adatta ad accogliere feste ed eventi di ogni tipo offrendo ai propri ospiti un angolo di paradiso vicino a Roma.

L’articolazione planimetrica, che riconduce l’edificio alla tipologia della villa a corte aperta, offre una specifica versione progettuale per ogni funzione, che trova riscontro anche in elevazione, dove la continuità volumetrica viene negata e ogni parte ha una sua particolare definizione obbedendo all’intento di dare una risposta formale autonoma ad ogni singola funzione o elemento, sia all’interno che all’esterno.

Villa “La Saracena”, sottoposta a vincolo monumentale dal Ministero dei Beni Culturali, è visitabile nelle giornate organizzate dalla Rete delle Dimore Storiche del Lazio di cui fa parte. E’ utilizzata prevalentemente per feste ed eventi esclusivi.

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